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Appartiene alla sorte dell'Orff-Schulwerk il fatto di essere soggetto a interpretazioni e ad applicazioni pratiche assai dissimili tra loro. L'Orff-Institut di Salisburgo e l'Orff-Schulwerk Forum sono i primi a riconoscere che nel mondo le interpretazioni dell'opera didattica di Carl Orff sono innumerevoli. Interpretazioni dovute al fatto che l'Orff-Schulwerk non è, e non è mai stato, un "metodo" dotato di precisi contorni, prescrizioni, restrizioni e gradualità, quanto piuttosto una linea pedagogica che Orff per primo intendeva aperta a ulteriori evoluzioni e contributi. E proprio il non essere metodo ma linea pedagogica ha fatto sì che, accanto alle numerose semplificazioni o banalizzazioni, si sviluppassero interpretazioni estremamente ricche, aggiornate rispetto ai tempi, capaci di abbracciare le diverse realtà culturali nazionali. Tra queste la lunga e perdurante sperimentazione italiana, di cui questa raccolta di saggi curata da Giovanni Piazza vuole illustrare gli aspetti specifici e salienti, attraverso la testimonianza di alcuni dei suoi protagonisti.